I termosifoni o caloriferi o radiatori sono la parte terminale ma non certo meno importante di un impianto di riscaldamento domestico tradizionale. 

I radiatori o termosifoni sono quindi i componenti dell’impianto di riscaldamento che irradiano calore. Sono di solito costituiti da elementi in numero variabile – sono moduli che vengono affiancati in modo da raggiungere la dimensione prevista per l’ambiente.

Chiaramente il prezzo e la resa di un termosifone dipenderà dal materiale con cui è costruito e dal numero degli elementi, nonché dalla grandezza globale del termosifone stesso.

Se normalmente ne viene installato uno in ogni ambiente, può succedere che, a causa della particolare grandezza di una stanza sia necessario montarne due o più. Ma per un riscaldamento funzionale ed efficace è importante che vengano rispettata alcune semplici norme di installazione, ovvero mantenere i termosifoni ad una certa distanza da soffitto, muro (altrimenti viene riscaldato il muro ma non l’ambiente), mensole ecc.

Il termosifone è dotato di tre valvole che regolano la presenza di acqua all'interno e permettono di espellere l’eventuale aria presente.

1) La valvola di spurgo è quella che serve a togliere l’aria dal termosifone, che altrimenti impedisce all'acqua di entrare a riscaldare tutti gli elementi.

2) Il detentore è un’altra valvola ma di solito posta dalla parte opposta, rispetto allo spurgo, e in basso. Serve a regolare la velocità di scorrimento dell’acqua all'interno.

3) Infine, la valvola termostatica è quella manopola con la quale possiamo regolare l’ingresso di acqua nel termosifone, rendendolo quindi più o meno caldo fino a spegnerlo del tutto. Questa valvola può essere molto utile perché permette di spegnere il termosifone in ambienti interni che magari non ne hanno bisogno, o che hanno già raggiunto la temperatura ideale,  mentre la caldaia continua ad alimentare i radiatori restanti.

Il termosifone per funzionare deve ovviamente avere una fonte di calore, che di solito è una caldaia a gas 

Esistono tre tipologie di radiatori: in ghisa, acciaio, alluminio

La ghisa non permette un riscaldamento perfettamente temporizzato, perché il periodo di riscaldamento e di raffreddamento non sono immediati. Se vuoi impiegarli nella casa dove vivi, niente di male: continueranno a scaldare la casa anche dopo che la caldaia si è spenta, ma il calore non andrà perduto. La stessa cosa, anche se in misura minore, accade per l’acciaio. Al contrario, l’alluminio risponde in modo quasi immediato all'accensione e allo spegnimento della caldaia, perciò è forse più utile per quelle case dove non si abita, ma dove si va per brevi periodi. O, in alternativa, per case poste in zone molto fredde, dove quindi c’è bisogno di calore rapidamente.

I termosifoni in ghisa sono molto pesanti, quindi problematici per il trasporto e per l’installazione. L’acciaio va meglio sotto questo punto di vista, l’alluminio benissimo.

Il costo: i termosifoni che costano di più sono quelli in acciaio, che però – oltre a presentare la gamma più ampia di modelli insieme a quelli in alluminio – sono veri e propri complementi d’arredo, posizionabili in qualsiasi angolo di casa. I termosifoni in ghisa sono meno eleganti e più difficili da pulire, e hanno anche bisogno di manutenzione perché l’alto contenuto di ferro della lega porta spesso alla creazione di punti di ruggine.